Gambe gonfie in gravidanza? Ecco qualche consiglio

Essere incinta comporta gioie ed emozioni, ma anche qualche indubbio fastidio. Le nausee mattutine, gli sbalzi ormonali e… le gambecaviglie comprese – gonfie! Questa condizione, che può durare fino alla fine della gravidanza, è estremamente comune e normale, specialmente nell’ultimo trimestre e verso i mesi più caldi dell’anno. Certo, un po’ di genetica fa sempre la sua parte – ci sono poche fortunate che ne soffrono pochissimo -, ma anche l’alimentazione e lo stile di vita hanno un loro peso. Andiamo a vedere cause e lenitivi a questo fastidio, per migliorare la nostra esperienza della dolce attesa!

Gambe gonfie: le cause conosciute 

Le gambe, le caviglie e, a volte, anche i piedi, tendono a gonfiarsi in gravidanza per via di un accumulo di liquidi. E fin qui, mi direte, ci si poteva arrivare. Quello che magari non sapete è perché questo avviene. Si tratta di una somma di fattori. Innanzitutto, c’è l’azione dei famigerati ormoni, che facilitano l’imbibizione dei tessuti (ossia l’assorbimento di liquidi). Poi, c’è una ragione biochimica: la componente liquida del sangue aumenta leggermente, il che favorisce la ritenzione di liquidi. E poi c’è il peso stesso dell’utero ingrossato, che aumenta la compressione sul sistema circolatorio inferiore e interferisce con il flusso del sangue che proviene dalle gambe e va al cuore. Di conseguenza, i liquidi vengono ritenuti nelle vene delle gambe e vengono assorbiti dai tessuti circostanti, creando piccoli edemi e gonfiore.

Ci sono poi altri fattori, legati ai fluidi in circolazione e alla salute del sistema cardiovascolare, che possono aumentare il gonfiore e il fastidio. Innanzitutto, l’ambiente: in contesti caldi e umidi, il gonfiore peggiora. Anche l’assunzione di certi farmaci ha un impatto: in questi casi, conviene chiedere al proprio medico se esistono alternative. A volte accadono piccole alterazioni delle funzioni renali, che favoriscono la ritenzione idrica. Uno stile di vita troppo sedentario, o che obbliga a stare molto tempo in piedi, altera la normale circolazione nelle gambe e favorisce la ritenzione idrica. Il fumo e l’assunzione eccessiva di alcolici hanno azioni vasodilatatrici, e quindi affaticano il ricircolo sanguigno promuovendo il ristagno di liquidi. Anche l’ingestione smodata di alcuni cibi, come fritti, cibi molto salati o ricchi di grassi, altera l’equilibrio venoso e concorre ad aumentare il gonfiore.

Semplificando, potete pensare alla circolazione delle gambe come a una serie di pompe, e ai tessuti attorno come spugne. Una spugna aumenta di volume (che quindi provoca gonfiore) se è più predisposta ad assorbire liquidi, o se le pompe non funzionano al meglio. Questo accade o perché sono compresse, o perché sono dilatate e la pressione di ritorno diminuisce, o perché non si muovono in maniera adeguata. È tutta una questione di idraulica. La buona notizia è: si può porre rimedio su vari fronti!

Come ridurre gonfiore e fastidio

Dato che il gonfiore fisiologico è intrinsecamente legato a molti dei cambiamenti che avvengono in gravidanza, solitamente si può agire fino a un certo punto, specialmente se si ha una predisposizione. Ma ci sono vari trucchi utili: in estrema sintesi, tutte le mosse per ridurre gonfiore e fastidio puntano a limitare i vari fattori che li istigano.

Tanto per iniziare, si possono seguire stili di vita più salutari, smettendo di fumare, seguendo una dieta bilanciata e povera degli alimenti che più stressano il sistema cardiovascolare (fritti, grassi, troppo salati o troppo dolci) e restando attive per tutti i mesi di gravidanza, senza cedere a una routine sedentaria, ma stando attente a non stare esageratamente in piedi. Se fai un lavoro che ti obbliga a stare o molto seduta o molto in piedi, approfitta di ogni pausa possibile per muoverti un po’  e per cambiare la tua postura.

Attenzione anche all’abbigliamento: meglio evitare vestiti o calze troppo stretti, che peggiorano il fastidio. Meglio indossare qualcosa di largo e comodo. E le scarpe, che non siano né strette né piatte. Viceversa, possono essere molto utili le calze a compressione graduata, che aiutano la circolazione sanguigna dal basso verso l’alto. Chiedi al tuo medico o alla tua ginecologa un consiglio sulla migliore compressione delle calze.

Cerca di riposare i piedi dopo aver trascorsi lunghi periodi alzata. Puoi anche eseguire esercizi dolci di rotazione e flessione delle caviglie. Ancora meglio, cerca di tenere le gambe sollevate (ma attenzione a non stare per troppo tempo sdraiata sulla schiena, per non farci gravare sopra l’utero). Anche massaggi leggeri, dalla caviglia lungo la gamba, aiutano la circolazione e il senso di benessere. Puoi anche pensare di rivolgerti a una professionista per effettuare massaggi linfodrenanti, ma sempre sotto supervisione del ginecologo.

Quando dormi, cerca di farlo sul fianco sinistro. Questa posizione toglie pressione alla vena cava inferiore, che riporta il sangue verso il cuore. Ancora meglio, prova a sollevare leggermente le gambe con un cuscino. Favorirai il ritorno di sangue e la circolazione.

Ricorda di bere molto. Non cadere nella pensiero-trappola “se assumo pochi liquidi avrò poca ritenzione”. Al contrario, non assumere liquidi a sufficienza rende “stagnanti” quelli già accumulato, mentre bere molto stimola il ricircolo dei liquidi nell’organismo e aiuta la diuresi, mitigando la formazione di edemi.

Per quanto riguarda i fattori ambientali, evita di esporti ad ambienti troppo caldi, e cerca di limitare le attività nelle ore centrali delle giornate estive. Se proprio devi, mantieniti comunque molto idratata e prendi pause ristoratrici. Poi anche provare rimedi erboristici o casalinghi (creme, pediluvi, acqua fresca) per rinfrescare le gambe e ottenere un po’ di sollievo.

Attività fisica salutare

In gravidanza, qualunque attività fisica che ti faccia stare bene e attiva è benvenuta – sempre con un po’ di criterio, per evitare piccoli problemi (ne abbiamo parlato in un articolo dedicato!)

Se senti le gambe particolarmente gonfie, però, potresti preferire qualche sessione di camminata veloce o di attività in acqua. Oppure rivolgiti alle sessioni sportive dedicate in modo mirato alle gestanti, che combinano stimoli di vario tipo per mantenere in salute tutto il corpo, gambe comprese.

Una nota conclusiva

Tutto ciò di cui abbiamo parlato si riferisce al gonfiore fisiologico, che si presenta più o meno in ogni gravidanza in maniera graduale, fino al parto, per poi ristabilirsi. Non ti crucciare eccessivamente della ritenzione idrica aumentata: è una cosa normale, che passerà nello stesso modo in cui è arrivata. Se, invece, noti un aumento repentino del gonfiore, o se questo fosse accompagnato da forti dolori, potrebbe essere il sintomo di qualcosa che non va. Non esitare a chiedere a medici o ginecologi per evitare complicazioni. Per il resto, segui questi semplici consigli e goditi appieno il magico periodo della gravidanza!

Bibliografia 

[1] National Health Service, “Swollen ankles, feet and fingers in pregnancy”, NHS website, 10/03/2021

[2] Butlet Tobah Y., “Pregnancy week by week”, Mayo Clinic, 28/07/2022

[3] Bunce E., Heine R., “Gonfiore nelle ultime fasi della gravidanza”, Manuale MSD, 2021

[4] Lee, Anne. “Common problems in pregnancy.” Therapeutics in Pregnancy and Lactation. Routledge, 2019. 23-36.

[5] Hytten, Frank. “Blood volume changes in normal pregnancy.” Clinics in haematology 14.3 (1985): 601-612.