Linfedema: i campanelli d’allarme

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Il linfedema è una condizione medica cronica, causata dall’accumulo di liquido linfatico all’interno dei tessuti corporei. Questo provoca gonfiore e disagio, influendo notevolmente sulla qualità della vita dei pazienti. Ma c’è una buona notizia: con una diagnosi precoce e un trattamento appropriato, è possibile gestire efficacemente i sintomi e migliorare la funzionalità degli arti, tenendo perfettamente a bada il problema. In questo articolo, esamineremo in dettaglio cos’è il linfedema, come riconoscerlo e quali sono le opzioni terapeutiche disponibili.

Cos’è il linfedema?

Partiamo da un sistema corporeo spesso poco conosciuto e considerato: il sistema linfatico. Questo è una parte essenziale del sistema immunitario del corpo ed è responsabile della circolazione del liquido linfatico (linfa), che trasporta nutrienti, cellule immunitarie e detriti cellulari attraverso il corpo. Il sistema linfatico è una sorta di “via parallela” a quello sanguigno, distribuendo in giro per il corpo altri fluidi indispensabili per la sopravvivenza e drenando i tessuti. Il linfedema si verifica quando questi fluidi si accumulano in modo anormale, provocando un aumento delle dimensioni dell’area colpita.

Il linfedema è una condizione clinica ancora sottovalutata, ma che colpisce 300 milioni di persone nel mondo (in Italia ci sono circa 40.000 nuovi casi ogni anno), in particolare donne tra i 30 e i 40 anni. Ne esistono due categorie principali:

  • Linfedema primario. Questa forma di linfedema è dovuta a una malformazione congenita del sistema linfatico, che può compromettere la sua capacità di drenare il liquido in eccesso.
  • Linfedema secondario. Questa è la forma più comune ed è spesso causata da interventi chirurgici, radioterapia, infezioni, traumi o altre condizioni mediche che danneggiano od ostruiscono il sistema linfatico. Spesso insorge dopo la rimozione di alcuni linfonodi durante un intervento di chirurgia per tumore al seno o all’utero, aggravando la condizione delle donne appena operate.

Il linfedema può colpire qualsiasi parte del corpo, ma è più comune negli arti inferiori e superiori (gambe e nelle braccia). I sintomi includono gonfiore, pesantezza, tensione cutanea, dolore e limitazione della mobilità nella zona interessata.

Come riconoscere il linfedema?

Riconoscere il linfedema in una fase precoce è cruciale per iniziare il trattamento il prima possibile. Tra i sintomi da tenere d’occhio c’è innanzitutto il gonfiore, anomalo e progressivo di una parte del corpo, che spesso si espande in maniera asimmetrica (colpisce, ad esempio, una sola gamba o un solo braccio mentre l’altro arto resta normale). Il gonfiore può essere lieve o grave e può aumentare nel corso del tempo.

Attenzione anche a un aumento della tensione cutanea. La pelle nella zona colpita può diventare tesa e tirata a causa dell’accumulo di liquido. Il linfedema può anche causare dolore, sensazione di pienezza o disagio nella zona interessata, spesso estesa. Nei casi più avanzati, potresti anche subire rigidità e limitazione della mobilità: a causa del gonfiore, la zona colpita può diventare meno flessibile, riducendo la gamma di movimento.

Un altro sintomo connesso al linfedema sono le infezioni frequenti, soprattutto cutanee. Questo accade perché il sistema linfatico è coinvolto nella difesa immunitaria, e viene sballato in presenza di linfedema.

La somma dei vari sintomi potrebbe quindi far scattare un campanello d’allarme e la necessità di rivolgersi al più presto al proprio medico.

Terapie

Il trattamento del linfedema è mirato a gestire i sintomi, prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita del paziente. Se riconosciuto nei primi stadi, esistono ormai terapie che possono curarlo fino alla guarigione.

Le opzioni terapeutiche più comuni, almeno per gli stadi precoci della malattia, sono innanzitutto la terapia fisica e la riabilitazione. I fisioterapisti specializzati nel trattamento del linfedema possono insegnare tecniche di drenaggio linfatico manuale e fornire istruzioni per l’esercizio fisico che aiutano a migliorare la circolazione e a ridurre il gonfiore.

Ad essi vengono sovente affiancate misure di compressione, come l’uso di indumenti compressivi o bendaggi, che aiutano a mantenere sotto controllo il gonfiore. Questi dispositivi esercitano pressione sulla zona colpita, favorendo il drenaggio del liquido linfatico. Esistono anche terapie ad onde d’urto, per ridurre il gonfiore e migliorare la circolazione nella zona interessata.

Farmaci e igiene della pelle sono altrettanto importanti, per prevenire e gestire le infezioni.  In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci diuretici o antibiotici per gestire il linfedema e prevenire le infezioni. Diuretici ed altri farmaci specifici possono anche aiutare a gestire la quantità di fluidi corporei. L’igiene cutanea regolare, infine, previene le infiammazioni e altre problematiche.

Infine, la chirurgia sta facendo passi da gigante. Negli stadi precoci della malattia, la Microchirurgia Ricostruttiva Linfatico–Venosa Multipla (MLVA) garantisce ottimi risultati, andando a ricostruire il circolo linfatico superficiale e profondo tramite una tecnica mininvasiva all’avanguardia. Per gli stadi più avanzati della malattia, esistono altre tecniche che permettono di ridurre il gonfiore anomalo, rinormalizzare il volume degli arti colpiti e ridurre la dipendenza delle pazienti dalla routine di drenaggi e fisioterapia.

Conclusioni

Il linfedema è una condizione medica complessa che richiede trattamenti e una gestione adeguati. Il riconoscimento precoce dei sintomi è fondamentale per iniziare tempestivamente il trattamento e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Se si sospetta di avere il linfedema o se si hanno sintomi simili, è importante consultare un medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. Con il giusto approccio terapeutico, molti pazienti possono tornare a condurre una vita soddisfacente e attiva.

Bibliografia

[1] Moffatt, Christine J., et al. “Lymphoedema: an underestimated health problem.” Qjm 96.10 (2003): 731-738.

[2] Brouillard, Pascal, et al. “Primary lymphoedema.” Nature Reviews Disease Primers 7.1 (2021): 77.

[3] Gruppo San Donato, “Linfedema: come riconoscere la malattia e come trattarla”, https://www.grupposandonato.it/news/2020/novembre/linfedema-sintomi-cause-trattamenti, 27/11/2020

[4] Centro di Cura per il Linfedema Napoli, “Come riconoscere il linfedema”, https://centrodicuraperillinfedema.it/2020/03/01/come-riconoscere-un-linfedema/, aggiornato al 24/09/2023

[5] Centro di Cura per il Linfedema Napoli, “Linfedema primario e secondario”, https://centrodicuraperillinfedema.it/2020/03/09/linfedema-primario-e-secondario/, aggiornato al 24/09/2023