Come risolvere la cervicale

Dolore cervicale e rimedi

“Ho la cervicale”: quante volte abbiamo dovuto giustificare così quel dolore sordo e fastidioso al collo, che ci ha tenute bloccate per un paio di giorni?

A voler fare i precisini, i medici parlano di “dolori cervicali”, ma poco cambia: si tratta univocamente di dolore che colpisce la zona del collo, a volte irradiandosi fino alle spalle o la testa, e che è un’enorme seccatura. È una seccatura pure diffusa: si stima che ne soffra tra il 10 e il 20% della popolazione mondiale, foraggiando una nutrita schiera di industrie farmaceutiche che vendono antidolorifici, antinfiammatori e cerotti caldi. Eppure, per le forme più lievi e comuni, basterebbero alcuni semplici accorgimenti per riuscire a prevenire “la cervicale”: vediamoli un po’.

Cos’è “la cervicale”

Le prime sette vertebre della spina dorsale sono dette “cervicali” e connettono la testa a busto. Agganciati a queste vertebre ci sono muscoli, legamenti, tendini e nervi. Tutti assieme formano il collo e la regione cervicale, che arriva fino all’innesto tra le spalle.

I dolori cervicali sono causati da problemi che coinvolgono ameno una di queste strutture. Nei casi più rari e gravi, si tratta di ernie cervicali o artrosi che, specialmente col progredire dell’età, provocano fastidio ai nervi e infiammazione delle articolazioni. Più frequentemente, i problemi sono dati da tensioni, infiammazioni, contratture o stiramenti dei muscoli del collo, in seguito a posture sbagliate, posizioni anomale mentre si dorme, traumi o sovraccarico funzionale. Anche il freddo e l’umidità possono infastidire i muscoli dei soggetti più esposti, causando la famosa cervicale dei giorni di pioggia. 

La cervicale può insorgere in diversi modi: lentamente e senza cause apparenti, oppure all’improvviso dopo un evento acuto come un colpo di frusta, o anche all’improvviso senza cause apparenti. Quando non si riconoscono le cause, dirette, spesso e volentieri il problema è di natura posturale o traumatica, magari per un movimento eseguito di scatto con i muscoli freddi o per gesti di estensione e flessione del collo ripetuti, che finiscono per infiammare la muscolatura.

A complicare le cose e renderle ancora più fastidiose, il dolore può essere di vario tipo: localizzato e acuto, diffuso e “sordo”, fino all’attaccatura del trapezio, o radiale, che si propaga fino alle braccia e a volte fino alle mani – causato dai nervi cervicali che si estendono fino agli arti. Dulcis in fundo, può durare qualche giorno oppure protrarsi a lungo rischiando di diventare cronico. A questo punto, i rimedi “casalinghi” rischiano di non funzionare più, diventando necessaria una visita da un ortopedico o un fisiatra, un buon numero di trattamenti di fisioterapia e, nei casi davvero gravi, un intervento chirurgico.

Come prevenire i dolori cervicali?

Se temi i dolori dovuti a traumi come il famigerato colpo di frusta, l’unico rimedio di prevenzione è… limitare il rischio di traumi. Guidare con accortezza e utilizzare il poggiatesta, oppure fare attenzione alle cadute dalla bicicletta o agli urti durante gli sport di contatto. Purtroppo, in tutti questi casi, la sfiga ci vede benissimo, e non è affatto facile evitare incidenti ed eventi sfortunati. 

Un po’ più facile è, invece, prevenire tutti i dolori causati da cattive posture durante il sonno o la veglia.

Il collo, infatti, deve sostenere un peso non indifferente: quello del cranio e di tutto ciò che contiene (cervello, altri organi eccetera). Un conto è far sostenere il peso dalle vertebre (se manteniamo una buona postura, il cranio si “appoggia” alla colonna vertebrale). Un altro è far fare tutta la fatica ai muscoli! Questo succede quando teniamo la testa troppo reclinata in avanti o all’indietro, oppure piegata a lato, oppure girata rispetto al busto. Tutte queste posizioni, se mantenute a lungo e di frequente, stressano i muscoli cervicali e rischiano di indolenzirli o infiammarli – con la cervicale come diretta conseguenza.

Se pensate che sia tutto sommato facile smarcare questi difetti posturali, sappiate invece che guardare continuamente lo smartphone o sedersi leggermente storte in ufficio concorrono, poco a poco, a stortare tutto.

La questione diventa ancora peggio se si ingrippa anche il trapezio o gli altri muscoli subito sotto, quelli delle spalle e delle scapole: se tendiamo ad alzare una spalla, o a tenere il busto piegato, contribuiamo non solo a mandare in tilt questi muscoli, ma pure quelli del collo che devono seguire gli schiribizzi del busto.

Quando si lavora o comunque durante il giorno, va quindi prestata molta attenzione alla postura e alla posizione del collo, da mantenere sempre eretto. Fare esercizi di allungamento e stretching del collo e della colonna vertebrale aiuta molto, ma occhio a farli bene: segui sempre i consigli di un esperto e non insistere se sei in fase di infiammazione acuta e fare gli esercizi ti fa male. Inoltre, irrobustire i muscoli coinvolti dona loro forza e resistenza e diminuisce il rischio di sviluppare la cervicale.

Gli esercizi per i muscoli e per la postura vengono anche utilizzati dai fisiatri per curare la cervicale: a questo punto, meglio iniziare a farli per prevenire i dolori, no?

Mentre si dorme, invece, è di solito sconsigliata la posizione prona con la testa girata di lato, mentre varie fonti consigliano di usare dei cuscini che permettano di tenere la testa allineata al busto. Anche a livello intuitivo, ha senso cercare di evitare posture da “merluzzo spiaggiato” con la testa tutta storta rispetto al corpo!

Qualche ultimo consiglio

Molte persone tendono a somatizzare lo stress irrigidendo il collo e assumendo posture fantasiose: cercare di limitare questi eventi, e trovare una valvola di sfogo che non coinvolga la cervicale, potrebbe aiutare a prevenire i dolori.

Alcuni integratori, specialmente magnesio e zinco, possono aiutare la funzione muscolare, ma non sono panacee: senza una corretta postura e un adeguato tenore fisico dei muscoli del collo, non possiamo sperare di risolvere tutto con gli integratori. Possono però aiutare nei periodi più uggiosi, quando freddo e umido tartassano il collo.

Diversi studi associano il fumo all’aumento di incidenza della cervicale: si sospetta che le sostanze contenute nel tabacco possano indebolire la cartilagine de collo, rendendolo più vulnerabile. Se ne avessi bisogno, ecco un’altra buona ragione per smettere.

Infine, in caso di male acuto, alternare freddo e caldo può dare sollievo: il freddo combatte l’infiammazione mentre il caldo aiuta a decontrarre i muscoli. A seconda di ciò che causa il dolore (infiammazione o tensione), l’una o l’altra strategia può essere più efficace.

Bibliografia

[1] Mayo Clinic, “Neck pain”, 25/08/2022, https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/neck-pain/symptoms-causes/syc-20375581 

[2] Humanitas, “Dolore cervicale: quali sono le cure e come si previene”, 21/07/2021, https://www.humanitas.it/news/dolore-cervicale-quali-sono-le-cure-e-come-si-previene/

[3] Cleveland Clinic, “Neck pain”, 12/09/2022, https://my.clevelandclinic.org/health/symptoms/21179-neck-pain

[4] HealthDirect, “Neck pain”, May 2022, https://www.healthdirect.gov.au/neck-pain