Conciliare studio e sport

Per ragazzi e ragazze, conciliare studio e sport, specialmente se agonistico, non è affatto banale. Ma si può fare!

Sport e scuola

Fare sport durante il periodo scolastico è un toccasana per ogni adolescente. Non smetteremo mai di ripetere quanto importante sia lo sport per lo sviluppo psicofisico.

L’allenamento costante aiuta lo sviluppo osseo e muscolare, migliorando anche le componenti di base del movimento (coordinazione, equilibrio, forza) che ci si porterà per tutta la vita. In più, permette di tenere sotto controllo il peso e limitare il rischio di obesità – purtroppo in aumento nel nostro Paese – e di tutte le problematiche ad essa connessa. Anche predisporre il corpo a una buona capacità cardiovascolare e respiratoria è qualcosa di cui ogni ragazza beneficerà per tutta la vita.

Non dimentichiamo anche l’aspetto psicologico e sociale. Tanto per iniziare, il motto “mens sana in corpore sano” non è detto a caso. È stato infatti osservato che lo sport stimola indirettamente lo sviluppo neuronale: aiuta quindi gli adolescenti ad essere più equipaggiati “mentalmente”. Inoltre rappresenta una valvola di sfogo eccezionale, che permette di sbollire le energie represse durante la giornata passata sui banchi e permette di ripartire con una mente più fresca, migliorando la concentrazione e l’efficienza nel fare compiti e verifiche.

C’è poi la questione legata allo stress: lo sport permette di diminuirne i valori e rasserenare ragazzi e ragazze in un periodo dello sviluppo fisico e sociale in cui di stress, nell’aria, ce n’è parecchio. E lo sviluppo sociale? Stimolando gruppi e sana competizione, lo sport promuove la costruzione di rapporti tra sé e gli altri, andando ad allenare dinamiche di gruppo che verranno saldate anche negli sport individuali, ma in cui ci si allena assieme.

Infine, ci sono altri due aspetti a favore di praticare sport durante l’adolescenza. Uno, aiuta a creare una routine, un calendario che promuove la gestione del tempo e degli impegni – una “soft-skill” difficile da apprendere altrimenti. Inoltre, il sano sport lega la persona al piacere di fare attività fisica: un tesoretto che, se portato all’età adulta, permetterà di vivere in modo appagante gli esercizi fisici necessari a mantenerci in forma e salute anche negli anni successivi.

Ma come si fa?

Sulla carta è tutto bello, ma come si fa a conciliare davvero gli impegni scolastici (con verifiche, test a sorpresa, compiti e pagine da studiare) con l’attività sportiva? Specialmente, se questa è agonistica e richiede molte ore di allenamento?

Purtroppo, il nostro sistema scolastico non è molto flessibile e vicino alle esigenze di chi pratica sport, nemmeno se ad alti livelli. A parte pochissime realtà, spesso private, l’onere dell’impegno grava sul giovane atleta e la sua famiglia. Ma ci sono alcuni trucchi.

Complicità

Se sia l’adolescente che i genitori sono complici, e si supportano a vicenda, la sfida è molto più leggera. I genitori dovrebbero assecondare la passione dei figli, non tanto per promesse di grandiosità o carriere, quanto per i benefici fisici e psichici che abbiamo appena raccontato. Una ragazza che sente il supporto dei propri cari e non è pressata dalle aspettative avrà la possibilità di esprimere al meglio il suo potenziale. Anche se non dovesse diventare una campionessa, avrà comunque creato un bagaglio importantissimo per tutta la vita.

Organizzazione

La giornata è fatta da un numero finito di ore, e gli impegni sono molti: oltre a scuola e sport, ci sono amici, amori, altre passioni. Per questo organizzare la propria giornata in maniera razionale, senza perdere troppo tempo dietro a distrazioni, permette di sfruttare appieno ogni momento. Ognuno decide cosa siano le “distrazioni”, e non bisogna pensare che tutto debba essere rigido e scandito. Tuttavia, occorre sempre ricordare cosa si vuole e cosa si può limitare: è una scelta personale ma consapevole. L’importante è non lamentarsi del tempo perso, ma gestirlo con coscienza.

Tutto questo non è per nulla facile, soprattutto all’inizio. Tuttavia, una volta ingranata la routine, scoprirete che mantenerla sarà più facile del previsto! Anche in età adulta, saper gestire e mantenere routine di questo genere sarà un vantaggio notevole, anche senza seguire i corsi di “time management” che ora vanno così di moda…

Divertirsi

Se ti accorgi di non ricevere più stimoli dallo sport, o che non c’è più divertimento, o che sta diventando un peso che ti porti anche sui banchi di scuola, pensaci due volte. L’ansia per le prestazioni agonistiche, o l’eccessiva stanchezza, possono diventare nemiche sia della performance agonistica che di quella scolastica. In questi casi, non c’è nulla di male a prendersi una pausa, staccare la spina o provare qualcosa di nuovo. La salute fisica e mentale deve sempre essere al primo posto.

Gestire l’ansia agonistica

Il controllo dell’ansia è spesso motivo di disagio per gli sportivi, specialmente se sono sottoposti a pressioni sulle prestazioni e alte aspettative. A piccole dosi, l’eccitazione di fronte a una sfida agonistica è salutare, ma uno stato d’ansia costante paralizza, confonde e ottunde, impedendo di esprimersi al meglio. E, troppo spesso, l’ansia sportiva straborda nella sfera sociale e scolastica.

Per un adolescente, muoversi in un ambiente sicuro e complice è quindi necessario: è un’età piena di nuovi stimoli e insicurezze, che va trattata con cautela. Conciliare sport e scuola può essere visto come una sfida da cui trarre soddisfazioni, ma non deve diventare un motivo ulteriore di ansia. Mantenere un dialogo aperto e un atteggiamento di fiducia limiterà il rischio di sviluppare stati emotivi sfavorevoli.

È anche importante gestire i rapporti con gli allenatori, che diventano delle figure importanti per lo sviluppo del giovane. Questi sono istruiti per curare sia l’aspetto fisico che emotivo degli atleti, ma hanno bisogno anche loro di una certa complicità e fiducia – e un minimo di supervisione. Il triangolo atleta-famiglia-allenatore avrà quindi tutti gli strumenti per stimolare la carriera agonistica, senza trascurare tutti gli altri aspetti importanti dell’adolescente.

Due ultime parole

Gestire la vita di studente e di sportivo non è banale, ma è ricco di soddisfazioni. Serve un pizzico di attenzione e voglia di farcela, ma i guadagni saranno enormi. E ricorda: nessun grande campione ha avuto tutto facile, ma ce l’ha fatta con impegno e costanza.

Bibliografia

[1] Singh, Ben, et al. “Effectiveness of physical activity interventions for improving depression, anxiety and distress: an overview of systematic reviews.” British Journal of Sports Medicine (2023).

[2] AA.VV., “Conciliare studio e sport”, Centro studi Manzoni, 26/01/2021

[3] Benis R., “L’ansia agonistica”, scienzemotorie.com, 16/08/2023

[4] Bradley, John, Francis Keane, and Susan Crawford. “School sport and academic achievement.” Journal of school health 83.1 (2013): 8-13.

[5] Curtis, James, William McTeer, and Philip White. “Exploring effects of school sport experiences on sport participation in later life.” Sociology of sport journal 16.4 (1999): 348-365.

[6] Federazione Italiana di Atletica Leggera, “Il nuovo manuale dell’istruttore di atletica leggera”, FIDAL, 2018