Calze a compressione graduata

Benefici delle calze a compressione graduata

Se ne parla spesso, anche su questa piattaforma, ma sono ancora avvolte da un certo mistero: cosa sono, e come funzionano le calze a compressione graduata? E quali benefici possono portare? Vediamo assieme i punti principali.

Cosa sono e come funzionano

Come il nome suggerisce, queste calze realizzate in tessuto elastico applicano una compressione che parte dalla caviglia (compressione massima) e sale lungo la gamba, comprimendo sempre meno. A seconda della calza, la compressione arriva al ginocchio o alla coscia. La graduale pressione, esercitata dal basso verso l’alto, aiuta a migliorare la circolazione venosa, favorendo il ritorno del sangue al cuore ed evitando “riflussi” verso i piedi o verso le vene superficiali. La loro azione è, in soldoni, puramente meccanica: “indirizzano” la circolazione sanguigna applicando pressione. Niente magia, solo un po’ di fisica!

Giusto per completezza, l’applicazione di pressioni mirate alle gambe può essere realizzata anche tramite bendaggi, stivali o dispositivi pneumatici. Naturalmente, le calze sono lo strumento più comodo da indossare e da portare, e hanno raggiunto un livello di tecnologia tale da fungere sia da indumento complementare che da dispositivo medico.

A tal proposito, apriamo ora una piccola parentesi sui tipi di calze a compressione graduata che potreste trovare sul mercato, così da orientarci un po’.

Le calze elastiche “preventive” e quelle per lo sport si possono acquistare in farmacia e nei negozi specializzati, senza bisogno di ricetta medica.

Quelle preventive si chiamano così perché hanno lo scopo di prevenire i problemi circolatori, dovuti a predisposizioni genetiche, ma anche a causa di lavori che richiedono molte ore in piedi o forti stress alle gambe. Normalmente hanno pressioni alla caviglia tra i 6 mmHg e i 20 mmHg (il mmHg è una misura di pressione). Alcune marche vendono calze con pressioni più elevate, ma sarebbe meglio chiedere un parere medico prima di sceglierle.

Le calze sportive possono essere indossate sia durante che dopo l’attività sportiva, a seconda dello sport. Ne parleremo in dettaglio in un articolo dedicato! Una categoria a parte sono le calze terapeutiche, con pressioni alla caviglia dai 15-20 mmHg fino ai 50 e più. Vengono utilizzate per trattare vari disturbi di circolazione sanguigna e richiedono una prescrizione medica, soprattutto per evitare controindicazioni a individui diabetici o con patologie alle arterie.

Ci sono benefici?

C’è una notevole letteratura scientifica che supporta l’utilizzo delle calze a compressione graduata da parte di soggetti diversi. Come anticipato, sono un dispositivo che esercita un’azione prettamente meccanica alle gambe ed è facilmente indossabile. Inoltre, è in uso da moltissimi anni in ospedali e per trattamenti diversificati, quindi si hanno dei buoni dati. Ecco cosa ci dicono.

La principale applicazione delle calze a compressione graduata è il trattamento delle vene varicose. Pur non eliminando il problema, queste calze aiutano ad alleviare i sintomi e a prevenire ulteriore deterioramento. A seconda della tipologia e della gravità delle varici, diverse gradazioni di compressione sono raccomandate. Per questo il parere del medico è importante.

Una seconda applicazione molto importante è la prevenzione di trombi venosi. Tra l’altro, questa è la ragione principale per cui le calze a compressione graduata sono sovente fornite negli ospedali ai pazienti allettati. Infatti, sostenendo la circolazione sanguigna, riducono notevolmente il rischio di questi piccoli coaguli di sangue. A tal proposito, vengono ormai consigliate anche a chi fa lunghi viaggi in aereo, per meglio bilanciare la pressione degli arti inferiori.

Inoltre, migliorando la circolazione e microcircolazione sanguigna, contribuiscono a dare sollievo dai sintomi caratteristici dell’insufficienza venosa, anche di lieve entità: gonfiore, edemi (severa ritenzione e accumulo di liquidi nei tessuti) e sensazione di gambe pesanti. In particolare, diversi studi hanno osservato diversi benefici per le donne in gravidanza, cui sono stati alleviati gonfiore e stanchezza alle gambe.

Tuttavia, non si hanno ancora indicazioni sulla pressione ottimale. In questi casi, il consiglio degli esperti è “sentirla”. Normalmente, compressioni medie (attorno ai 10 mmHg) portano già sollievo, ma alcune prove e il consiglio di medici ed esperti potranno aiutare a trovare la compressione più adeguata a ogni persona. Stesso dicasi per la lunghezza: in molti casi, non è ancora chiarissimo se siano meglio quelle fino al ginocchio o fino alla coscia: a seconda dell’attività e della comodità dovrete un po’ personalizzare il guardaroba.

Sicuramente, i benefici non si avvertiranno né subito né utilizzando le calze in modo sporadico. Il consiglio è di indossarle appena dopo il risveglio, quando le gambe non si sono ancora gonfiate e tenerle indossate per almeno 5-6 ore più volte a settimana (anche ogni giorno, perché no!). In ultimo, portano numerosi benefici per il recupero post-sportivo. Ma, come detto prima, niente spoiler: ne parleremo in dettaglio in un articolo apposta!

Controindicazioni?

Giustamente, potremmo chiederci se non sia tutto rose e fiori: ci sono controindicazioni all’utilizzo delle calze a compressione graduata? Per quanto riguarda la circolazione sanguigna, no. Non sono stati riportati casi in cui calze indossate correttamente hanno alterato o peggiorato la circolazione. Tuttavia, calze terapeutiche (quindi, con alte pressioni) indossate male hanno, in rari casi, creato problemi. Per questo serve la prescrizione medica, oltre a un minimo di pratica, per compressioni alte (no problem per quelle preventive e sportive; mal che vada non fanno nessun effetto).

Le controindicazioni maggiori sono a livello cutaneo: stringendo e, a seconda dell’attività svolta, sfregando la pelle, possono provocare piccoli eritemi o arrossamenti. Dovessero apparire, meglio togliere le calze e, magari, diminuire la compressione o chiedere un parere esperto. Un’ultima attenzione va ovviamente prestata al materiale stesso: tramite lavaggi e tiraggi potrebbe danneggiarsi, restringersi o perdere in elasticità. Di solito, i produttori allegano le istruzioni per l’uso all’interno di ogni confezione.

Un indumento per tutte/i

Come abbiamo visto, le calze a compressione graduata non sono solamente uno strumento ospedaliero o “per persone anziane”. Al contrario, possono alleviare la pesantezza alle gambe a puerpere, lavoratrici o altre categorie di persone con leggere insufficienze venose (sia donne che uomini). L’altro lato della medaglia è che non sono miracolose: sebbene siano utili a portare sollievo e contenere diversi sintomi, non possono sostituirsi ad altri trattamenti più mirati per alcune patologie. Infine, non è detto che una compressione maggiore porti necessariamente maggiori benefici; anzi, oltre una certa soglia è necessario il parere medico per evitare esagerazioni.

Quindi, che tu lavori spesso in piedi, oppure viaggi in aereo, oppure voglia semplicemente sentire delle gambe più leggere, trova il tuo comfort e lo stile giusto e sdogana le calze a compressione graduata!

Bibliografia

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