fibromialgia

Fibromialgia: cos’è

La fibromialgia è definita come una patologia cronica complessa caratterizzata da dolore muscoloscheletrico cronico diffuso, caratterizzata da specifici tender point valutabili in esame fisico e ipersensibilità generalizzata a stimoli dolorosi, in assenza in una reale causa che possa essere danno anatomico o infiammazione.

In generale, si può affermare che nelle persone affette da fibromialgia ci sia un’alterata percezione del dolore e degli input sensoriali che dalle zone periferiche del corpo arrivano al cervello.

Nella popolazione generale, il tasso di prevalenza è del 2-4% e incrementa con l’età. Le donne di età compresa tra i 40 e 60 anni sono colpite dalle 6 alle 9 volte in più rispetto agli uomini. Tuttavia, anche i bambini, gli adolescenti e gli anziani possono essere colpiti da fibromialgia.

I sintomi possono variare di molto da persona a persona ma, in associazione al dolore cronico diffuso, la sintomatologia più comune comprende la fatica, i disturbi del sonno e dell’umore, talvolta rigidità, cefalea e altri.

Il dolore diffuso, generalmente, persiste per mesi e l’inizio molto spesso non è ricollegabile a nessuna reale causa, più raramente può essere ricollegato ad un evento traumatico.

Come gestirla?

Premettendo che la natura di questa sindrome può avere più di una causa e viene affrontata con diversi approcci e non esiste uno specifico trattamento ritenuto efficace, le più recenti evidenze scientifiche prevedono la gestione e quindi la riabilitazione della fibromialgia basata sul lavoro attivo e non sulla terapia passiva. Parallelamente è importante comprendere bene il grado di complessità della patologia in modo da affrontarla nella maniera più tranquilla possibile e con un atteggiamento positivo. 

L’esercizio fisico di tipo aerobico e il training di forza/resistenza sembrano essere efficaci nella riduzione del dolore, miglioramento della disabilità e della qualità della vita con effetti positivi chiaramente accertati oltre che sul sistema muscolo-scheletrico anche sul sistema nervoso. È fondamentale un approccio molto leggero e cauto all’esercizio attivo, con una progressione lenta e costante nel lungo termine poiché, in alcuni casi, l’attività fisica può esacerbare i dolori percepiti. È importante quindi affidarsi a professionisti del settore per una corretta gestione del problema.

Dato che la fibromialgia è considerata una patologia multifattoriale, nei casi più complessi che includono problemi associati come ansia e depressione, bisogna intraprendere un approccio più globale coinvolgendo altri professionisti.

Bibliografia

  • Fibromyalgia: one year in review 2022. Clinical and Experimental, 2022.
  • Fibromyalgia: an update on clinical characteristics, aetiopathogenesis and treatment. Nature Reviews Rheumatology, 2020.