Massaggio alla schiena effettuato da un professionista

Fisioterapista, osteopata, massoterapista: da chi andare?

Tra le varie figure che si prendono cura del nostro corpo, risolvono le nostre contratture o ci alleviano acciacchi di vario genere, spiccano i fisioterapisti, gli osteopati e i massoterapisti. Non sai a chi rivolgerti? Con questo articolo cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Chi è cosa

Queste tre figure non vanno confuse l’una con l’altra. Hanno infatti percorsi di studio differenti, specializzazioni e modi d’agire diversi, come diverse sono anche le azioni che possono intraprendere.

Il fisioterapista è l’unico che ha un percorso di laurea riconosciuto e attivo, è un professionista sanitario e si occupa sia di prevenzione che di cura, avvalendosi di tecniche e metodiche scientificamente dimostrate. Può agire sia su soggetti sani sia su soggetti con patologia. Importante: può agire sia dietro prescrizione medica che in autonomia. 

L’osteopata viene formato con corsi extra-accademici e non ha autonomia per il trattamento di pazienti con patologie, ma può lavorare solo per prevenzione su pazienti sani. È una notizia recentissima che, nei prossimi anni, verrà attivato il corso di laurea in osteopatia, ma, al momento, non ce ne sono ancora. Non è quindi chiarissimo come la professione evolverà, ma vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.

Il massoterapista, dopo aver frequentato un corso riconosciuto a livello regionale, è abilitato fin da subito a poter mettere le mani su un paziente. Il massoterapista è un “professionista delle arti ausiliarie delle professioni sanitarie” e si colloca, giuridicamente, un po’ a metà tra le prime due figure. Anche lui, comunque, può operare solo su soggetti sani. Molte tecniche di massoterapia fanno parte del bagaglio di un fisioterapista, che può proporre queste tecniche nel proprio “pacchetto” di trattamenti.

Chi fa cosa

Il fisioterapista parte con l’analisi dei sintomi del paziente, contestualizzandoli nell’ottica della salute globale. Si occupa quindi sia di trattare i sintomi, anche locali, sia di trattare le cause fisiche del problema, come squilibri, infiammazioni, rigidità articolari, traumi, eccetera. 

Il fisioterapista si occupa sia di prevenzione, sia del trattamento passivo del paziente (terapia manuale, terapie fisiche come laser, tecar o onde d’urto, bendaggi), sia dell’esercizio fisico terapeutico (esercizi di mobilità, elasticità, equilibrio…). È l’unica figura sanitaria deputata alla riabilitazione e al trattamento post chirurgico dei pazienti. Le varie tecniche e le differenti metodiche di questa professione sono validate da studi scientifici.

L’osteopata segue un approccio più olistico, che abbraccia tutto il corpo, con l’obiettivo di individuare aree del nostro organismo disfunzionali che compromettono l’equilibrio e la regolarità delle funzioni corporee. Lavora soltanto con tecniche manuali su diversi tipi di sistemi, come quello strutturale, fasciale, viscerale e cranio-sacrale.

Il massoterapista si occupa di trattamenti manuali che possono variare a seconda delle necessità di ogni singolo paziente. I loro obiettivi sono: ridurre la tensione muscolo-fasciale, favorire il drenaggio linfatico e il rilassamento globale

A chi rivolgersi

Per decidere a quale professionista rivolgersi, bisogna valutare vari fattori. Ogni qualvolta ci sia un bisogno di tipo sanitario, bisogna andare dal fisioterapista, che è l’unico professionista riconosciuto. Questo potrebbe cambiare con la nuova introduzione del corso di laurea di osteopatia (ma dovremo aspettare che lo attivino…). Può capitare che il tuo medico prescriva sedute di fisioterapia: sia per ragioni sanitarie, burocratiche e fiscali, non tentare di svincolare e rivolgiti solo a un professionista qualificato.

Per altri bisogni – acciacchi, fastidi, contratture -, il paziente dovrà valutare in maniera un po’ autonoma di quale figura avrà maggiormente bisogno. Una prima regola spannometrica è la seguente: valuta l’entità del tuo problema. Se si tratta di qualcosa di particolarmente pesante o invalidante, è probabile che rientri nella sfera di competenza di un fisioterapista, che normalmente è la figura più formata e completa. Se si tratta di qualcosa di lieve entità, è possibile orientarsi verso un osteopata, che magari coglierà l’occasione per una “riequilibrata” generale. Se si punta a ottenere benessere tramite massaggi mirati, per alleviare tensioni o drenare, allora il massoterapista potrebbe essere una scelta ottimale. 

Tuttavia, per tutta la sfera preventiva o di trattamento di piccoli fastidi, non ci sono regole ferree: le sensazioni del paziente dovranno fare da guida e dovrà valutare con chi si sente più in sintonia e, se ha provato più professionisti, da chi ha ricevuto più benefici. 

Se è la prima volta che ti rivolgi a un professionista, e non conosci la natura del tuo problema, è probabile che il fisioterapista sia la figura più indicata, in quanto più completa. Se, invece, sono anni che ti affidi a un determinato professionista per decontrarti dopo le sessioni di lavoro, che sistematicamente ti provocano qualche problema, allora non c’è nessuna ragione per cambiare. Il corpo è una macchina complessa, e ciò che gli fa bene va valutato caso per caso, paziente per paziente.

Bibliografia 

[1] Intervista a Di Tomaso D. e Dal Molin L., FEMstudio, 12/2023

[2] LEGGE 19 maggio 1971, n. 403, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

[3] Sorgon S. “Fisioterapista e massofisioterapista: differenza e responsabilità”, Studio Cataldi, 21/11/2020

[4] AA.VV. “Cosa può fare il massofisioterapista?”, Azimut Riabilitazione, 02/08/2022

[5] Asti L, Di Nunzio A., Giannini A., “Massofisioterapista e Fisioterapista: quando scatta la responsabilità penale?”, Stefanelli e Stefanelli Studio Legale, 17/03/2021